Tuscia Viterbese: natura, archeologia e arte in un territorio straordinario!

Tuscia Viterbese: natura, archeologia e arte in un territorio straordinario!

Un viaggio all’indietro di 3000 anni in una natura rigogliosa e potente tra ricchissime testimonianze etrusche, medievali e rinascimentali. Cinque giornate di escursioni con guida naturalistica e guida storico artistica tra boschi fiabeschi, laghi vulcanici, deliziosi borghi medievali, suggestive necropoli etrusche, verdissime forre scavate nel tufo da spumeggianti torrenti, misteriosi parchi e palazzi nobiliari. Storia, natura, tradizioni e cultura di una terra ancora poco conosciuta, ma interessantissima e spettacolare.

La nostra indicazione è di fare base tutti nell’albergo diffuso nel centro storico del grazioso borghetto medievale di Barbarano Romano stando a cena e colazione nell’osteria tipica.
Giorno 1
Arrivo e visita del centro storico di Viterbo, la città dei papi
Arrivo a Viterbo entro le 15.00 e visita guidata della cittadina. In oltre 2500 anni di storia, Viterbo ha saputo nascere e morire più volte e ancora oggi mette in mostra le tracce del suo glorioso passato, soprattutto quello medievale di cui conserva il centro meglio conservato d’Europa. Per conoscere la provincia di Viterbo bisogna partire dal suo capoluogo che va esplorato passo a passo tra monumenti, palazzi, torri e fontane accompagnati da una preparatissima guida.
Giorno 2
Le gole del Biedano da Blera a Barbarano Romano ed il parco Marturanum
L’attività vulcanica con le sue esplosioni ha ricoperto tutto il territorio della Tuscia di una coltre di materiale incandescente divenuto con il tempo e con le piogge uno strato di tufo che ha forgiato la morfologia della zona. Questo altissimo strato tufaceo è stato solcato dai fiumi creando forre naturali e scavato dagli antichi etruschi che ottennero vie cave.
Da sempre la via che costeggiava il torrente Biedano, all’interno della gola più affascinante del Lazio, ha collegato i bellissimi borghi di Blera e Barbarano ed i romani la potenziarono inserendola nella via Clodia. Ripercorriamo quest’antico tracciato per rivivere un paesaggio naturalistico e storico di estrema bellezza, sulle orme degli antichi abitanti, dei viaggiatori, degli eserciti e dei mercanti di ogni epoca.
Nella nostra escursione percorreremo la suggestiva cava delle Quercete con iscrizioni di tutti i tempi che ci porterà nel fondo della gola. Qui, attraversando il torrente più volte, tra muschi e felci verdissime scopriremo rovine di antichi mulini, ponti costruiti a secco del I sec. a.c., orti abbandonati e dighe che formano laghetti inaspettati.
Da Barbarano Romano ci sposteremo per la visita guidata del Parco Marturanum, una porta per l’Etruria, con un alta concentrazione di resti etruschi, molti dei quali monumentali che si mimetizzano nella rigogliosa vegetazione e sembrano accoglierci per raccontarci la vita e i riti di quasi 3000 anni fa.
Lunghezza: 15 km Dislivello: 520 m
Giorno 3
Dalla Riserva Naturale del Lago di Vico – il borgo di Caprarola ed il palazzo Farnese
Sul fondo di una conca ammantata di boschi, quello di Vico è senz’altro uno dei laghi più belli del Lazio e dell’Italia centrale, che secondo una leggenda fu generato dalla clava che Ercole conficcò nel terreno per sfidare gli abitanti del luogo.
Divenuta area protetta dal 1982, la Riserva comprende al suo interno ambienti di grande interesse naturalistico, notevolmente diversificati seppur racchiusi in un territorio limitato
Il lago è la testimonianza di una lunga attività vulcanica del vulcano Vicano che con l’esplosione del cono principale e il suo sprofondamento diedero origine a una caldera al cui interno emerse un piccolo cono lavico, l’attuale Monte Venere.
Col tempo, la valle e i crinali si ricoprirono di una fitta estensione di maestosi boschi.
Favolosa è la faggeta depressa di Monte Venere (patrimonio Unesco), così chiamata per essersi sviluppata ad una quota insolitamente bassa.
La fauna è ricca di biodiversità con numerose specie di pesci, piccoli e grandi mammiferi, rapaci notturni e diurni e soprattutto uccelli acquatici come lo Svasso Maggiore, che da sempre è il simbolo della Riserva. Arrivati ad una quota di 800 mt s.l.m sulla cima del Monte Venere si raggiungerà il “Pozzo del Diavoloâ€, l’unico esempio di cavità vulcanica della regione Lazio.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Caprarola per la visita guidata del Palazzo Farnese, considerato uno dei più bei palazzi rinascimentali di tutta Europa per la sua maestosità e per i suoi oltre 6000 metri quadri di affreschi che ricoprono soffitti e pareti dei due piani nobiliari.
Lunghezza: 10 km; Dislivello: m 410 m
Giorno 4
La città fantasma del Bernini e la Riserva Naturale di Monterano
La Riserva Naturale di Monterano è un ambiente naturale integro che, tra sorgenti, soffioni sulfurei, pascoli bradi e cascate nasconde la città “fantasma†di Monterano. Villaggio situato su un’altura tufacea, dove, dopo la distruzione e fuga degli abitanti, la natura si è riappropriata lentamente del luogo, donando così un aspetto affascinante ed estremamente suggestivo. La visita dell’antica città di Monterano sarà un’esperienza veramente unica perché ci permetterà di passeggiare realmente tra antiche abitazioni, torri, chiese e palazzo baronale, che, nonostante siano ridotti in rovine, mostrano i dettagli dei loro interni e con essi la loro quotidianità antica, consentendo di respirare e rivivere l’atmosfera di allora. Tra i resti ammireremo l’intervento del famoso architetto Bernini, al quale si deve anche il disegno della Chiesa di San Bonaventura, che sorge come una cattedrale nel deserto appena fuori dall’abitato su un altopiano attorniato dai fitti boschi.
Lunghezza: 14 km, Dislivello: 430 m
Giorno 5
Sentiero dei mulini, piramide etrusca, bosco di santa Cecilia e “Parco dei Mostri†di Bomarzo
Il territorio di Bomarzo racchiude incredibili testimonianze del passato in una natura a dir poco selvaggia ed integra.
Da punti panoramici a strapiombo su grandi lastroni di pietra vulcanica la vista spazia sulle distese collinari da cui spuntano torri isolate e borghi medievali sopra a forre profondamente incise.
Attraverso una mulattiera tra enormi massi di peperino staccatisi dalle rupi sovrastanti e coperti da muschi e felci, si scende al livello del fiume dove l’acqua spumeggiante romba fra massi colossali, affascinanti ruderi di mulini per cereali e olive, porzioni di condotti, logori gradoni, suggestive cascate e le “marmitte dei giganti†in un incredibile assemblaggio che crea un’atmosfera surreale.
Risalendo dalla forra ci inoltriamo nel bosco, tra necropoli etrusche e testimonianze medievali fino a trovarci di fronte ad una delle meraviglie più incredibili e misteriose della Tuscia: la cosiddetta piramide etrusca.

Lunghezza: 15 km; Dislivello: 450 m
Nel pomeriggio ci spostiamo a Bomarzo per la visita guidata al sacro bosco “dei mostriâ€, un unicum dal significato finalmente svelato dopo secoli di mistero, visitato e studiato da storici e artisti di tutto il mondo. Il luogo dove nel ‘500 Vicino Orsini ha fatto rappresentare la concezione della vita, della filosofia, della religione e del suo periodo storico.

Giorno 6
Pellegrini per un giorno: sulla Francigena da Capranica a Sutri
Sia prima che dopo Sigerico, Vescovo di Canterbury, che per primo, nel X secolo la descrisse, milioni di pellegrini hanno percorso la Francigena, la via che si posizionava centralmente nel traffico delle tre peregrinationes maiores: Roma, Santiago, Gerusalemme
Noi ne percorreremo uno dei tratti più belli e suggestivi: “I Valloni della via Francigenaâ€, diventati Monumenti Naturali da un decreto della Regione Lazio nel novembre 2017, che collegano i due meravigliosi borghi di Capranica e Sutri. Una serie straordinaria di sentierini nascosti, forre, ruscelli, ponti, cascate, necropoli fino ad arrivare al magnifico parco dell’antichissima città di Sutri ed il suo anfiteatro interamente scavato nella roccia.
Lunghezza: 12,5 km; Dislivello positivo: m. 180; dislivello negativo: m.420

Giorno 7
Visita a Villa Lante e partenza

Per concludere in bellezza questa scoperta della Tuscia, il nostro consiglio (se non si deve ripartire di prima mattina) è di visitare insieme alla nostra bravissima guida (eventualmente extra quota) un altro gioiello accanto a Viterbo: Villa Lante. Da sempre molto apprezzata da vescovi e cardinali che vi trascorrevano la stagione estiva. Giovan Francesco Gambara, uno dei cardinali più potenti del Cinquecento, volle realizzare qui la sua Villa delle Delizie facendo di fatto creare uno dei giardini all’italiana più belli al mondo! Fontane monumentali, affreschi, cascate, ninfei, zampilli e scherzi d’acqua dialogano vivacemente con la pietra, spezzando il rigore perfetto del giardino.

Quota individuale per accompagnamento guidato in ogni fase del trek con guida escursionistica e guida storico artistica: € 235,00 – contattaci per indicazioni su strutture ed altri aspetti del viaggio

Contatti: 3494120325 – info@vagogiro.it

Periodo: 18/12/2023


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